Tra pochi giorni celebreremo la Pasqua, giorno in cui ricorderemo la resurrezione di Gesù. Ma questa festa ha un’origine molto più antica. Infatti, la parola Pasqua deriva dalla parola ebraica Pesach che vuol dire “passare oltre”, “oltrepassare”. Durante questa festa, gli ebrei ricordano la liberazione dalla schiavitù in Egitto rivivendo la frettolosa cena fatta prima di fuggire, nella quale, ogni pietanza, racchiude un significato particolare.
Ieri sera, in occasione del Giovedì Santo, anche noi abbiamo voluto ricordare questa cena dando agli stessi cibi un significato più vicino a noi. Pane azzimo, agnello, erbe amare, haroset, uova, aceto e limone sono state le pietanze che ci hanno guidato nelle riflessioni e nelle preghiere.
Ed ecco qui di seguito le nostre reinterpretazioni:
Questa invece è la traccia che ci ha accompagnato durante la nostra veglia:
Nella speranza di poter ritornare presto a vivere le nostre cacce, avventure e camminate nella natura, auguriamo a tutti una Buona Pasqua di Resurrezione!